Niente batte il dolce profumo di ciambelle appena sfornate, e quando si tratta delle ciambelle di zia Vittoria, è una vera festa per il palato e per il cuore. Zia Vittoria ha sposato il fratello di mia mamma, è di Terracina e con le sue mani esperte e il suo amore infinito per la cucina, zia Vittoria trasforma semplici ingredienti in deliziosi anelli di bontà.
Fin da bambina, ricordo il momento in cui mamma e le sue sorelle comunicavano la notiza che Zia Vittoria stava per arrivare……e quindi, se arrivava Zia Vittoria, per me, e per mia sorella, significava CIAMBELLE!!!
Ogni morso era un’esplosione di gusto, un viaggio nel mondo delle tradizioni culinarie familiari, non erano ciambelle della nostra tradizione ma comunque ne facevano parte a tutti gli effetti.
La magia delle ciambelle di zia Vittoria risiede nella sua dedizione e passione per la preparazione. Ogni ciambella è modellata con cura e amore, rendendole non solo un piacere per il palato, ma anche un simbolo di affetto e generosità. Le sue ciambelle avevano il potere di riunire la famiglia intorno al tavolo, creando momenti preziosi di condivisione e gioia. Vorrei farle diventare una tradizione culinaria che passa di generazione in generazione, tramandando il legame speciale con zia Vittoria. Ogni volta che tuffo le labbra in una di queste deliziose ciambelle, mi sento avvolta dall’amore e dalla calda nostalgia dei momenti trascorsi insieme, ai momenti che sanno d’infanizia leggerezza e sogni.
Le sue ciambelle non sono solo un dolce, sono un abbraccio di famiglia che riempie il cuore di gioia e gratitudine, sono un ricordo molto bello e probabilemente come tutti i bei ricordi, li costudiamo, li coccoliamo nostalgicamente…..
Vi riporto esattamente le sue parole, l’ultima volta che le ho chiesto la ricetta.
…..Ho un po’ di tempo. Ti do le dosi.
Se adoperi un contenitore come un bicchiere tale deve essere sia per il vino che per lo zucchero e olio. La farina ti regoli tu ci metti un po’ di grani di anice e formi il rotolino. Prima di metterli in forno le passi nello zucchero granellato. Se hai dei dubbi chiama. Baci.
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Ingredienti:
1 bicchiere di olio di semi o di riso (l’importante che non sia oliva o evo)
1 bicchiere di vino moscato, io usato Zibibbo
1 bicchiere di zucchero semolato
grani di anice, un po’, perchè adoro l’anice
farina UN TOT, cioè ho aggiunto pian piano la farina sino a che ho avuto un composto consistente ma non troppo duro.
Ho fatto dei salsicciotti di 45 grammi, passati nello zucchero semolati e messi in teglia, poi infornati a 180°C per circa 25/30 minuti, controllate voi con il vostro forno, devono risultare dorate.
Ottime accompagnate con un vino passito.